La Svezia Entra nella Procura Europea

Svezia Procura Europea

La Svezia Entra nella Procura Europea Il 16 luglio 2024, la Commissione Europea ha adottato la Decisione (UE) 2024/1952 che conferma la partecipazione della Svezia alla cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura Europea (EPPO). Questa decisione segna un passo significativo verso il rafforzamento della giustizia penale nell’Unione Europea, estendendo la competenza dell’EPPO al territorio svedese. La Svezia ha notificato la sua intenzione di partecipare alla cooperazione rafforzata con una lettera inviata alla Commissione il 5 giugno 2024. La cooperazione rafforzata, già avviata da numerosi Stati membri, mira a combattere i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, tra cui frodi, corruzione e riciclaggio di denaro. Confermata la Partecipazione della Svezia alla Cooperazione Rafforzata sull’EPPO per Combattere i Crimini Finanziari L’inclusione della Svezia nella cooperazione rafforzata richiede la nomina di un procuratore europeo svedese, il quale avrà il compito di avviare e coordinare indagini e procedimenti penali transfrontalieri. La decisione prevede che il regolamento (UE) 2017/1939, che disciplina il funzionamento dell’EPPO, si applichi in Svezia immediatamente dopo la sua entrata in vigore. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza di questa espansione per garantire una più efficace protezione dei fondi dell’UE e una maggiore collaborazione tra gli Stati membri nella lotta contro i crimini finanziari. La partecipazione della Svezia è vista come un rafforzamento della fiducia e della cooperazione tra i paesi dell’UE. Con questa decisione, l’EPPO continuerà a consolidare il proprio ruolo come organismo centrale nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione, promuovendo un approccio coordinato e integrato nella giustizia penale europea. Condividi: Articoli Recenti

Banca Europea degli Investimenti – Inchiesta EPPO

Banca Europea degli investimenti

Banca Europea degli Investimenti – Inchiesta EPPO Un’inchiesta di EPPO ha scosso la Banca europea degli investimenti (BEI), sollevando accuse di corruzione, abuso di influenza e appropriazione indebita di fondi europei. L’ex presidente della BEI, Werner Hoyer, è al centro delle indagini insieme a un ex funzionario dell’istituto, Henry von Blumenthal. Secondo quanto riportato da Politico (24 giugno), l’EPPO aveva aperto dei fascicoli nei confronti di “due persone sospettate di corruzione e abuso di influenza, nonché di appropriazione indebita” di fondi europei in seguito a segnalazioni dell’Olaf, (l’agenzia antifrode dell’UE), e riguarderebbe un compenso eccessivo corrisposto ad un ex dipendente della banca come liquidazione, per motivi da appurare. Il primo indagato eccellente è Werner Hoyer, un tedesco che è stato a capo del braccio creditizio dell’Unione e la seconda persona indagata è Henry von Blumenthal, cioè appunto l’ex funzionario la cui buonuscita ha insospettito l’Olaf e che, come Hoyer, ha già subìto la perquisizione della proprietà. Hoyer ha respinto con forza le accuse, definendole “assolutamente assurde e infondate”, mentre l’avvocato di von Blumenthal ha confermato le perquisizioni senza specificare ulteriormente le accuse mosse contro il suo cliente. La BEI, istituzione cruciale nell’economia europea, è stata recentemente al centro di attenzioni per il suo ruolo durante la pandemia e per il suo coinvolgimento nella risposta all’aggressione in Ucraina. Questo caso evidenzia la complessità delle indagini transnazionali condotte dall’EPPO e la rilevanza del diritto penale europeo nel gestire presunti reati finanziari che coinvolgono istituzioni di alto profilo come la BEI. Condividi: Articoli Recenti Contattaci

La partecipazione della Polonia all’Ufficio del Procuratore Europeo

Polonia Procuratore Europeo

La partecipazione della Polonia all’Ufficio del Procuratore Europeo: pronti si parte! La Polonia ha notificato alla Commissione Europea la sua intenzione di partecipare all’Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO) lo scorso 5 gennaio 2024. Questa adesione, confermata dalla Commissione il 29 febbraio 2024, rende la Polonia il ventitreesimo Stato membro dell’EPPO.  La notizia è che l’ufficio sarà operativo nel paese a partire da luglio 2024, con la nomina di almeno un Procuratore Europeo e 24 procuratori delegati distribuiti in quattro uffici regionali. Questo passo segna un significativo impegno della Polonia nella lotta contro la criminalità transfrontaliera e la corruzione, rafforzando la cooperazione giudiziaria all’interno dell’Unione Europea. La partecipazione all’EPPO non solo potenzia le capacità investigative del paese, ma dimostra anche una forte volontà di contribuire alla giustizia europea.  I reati di competenza dell’EPPO in Polonia saranno perseguiti per eventi successivi al 1° giugno 2021, data in cui l’EPPO ha iniziato le sue operazioni. A questo proposito, ricordiamo che, secondo l’articolo 120 del Regolamento EPPO, “Per gli Stati membri che partecipano ad una cooperazione rafforzata in virtù di una decisione adottata ai sensi dell’articolo 331, paragrafo 1, secondo o terzo comma, TFUE, questo regolamento si applica a partire dalla data indicata nella decisione in questione.” Inoltre, secondo l’articolo 2, paragrafo 2, della decisione della Commissione, gli articoli da 24 a 27 e 31 del regolamento (UE) 2017/1939 si applicheranno in Polonia a partire dal ventesimo giorno della nomina del procuratore europeo polacco ai sensi dell’articolo 16 del suddetto Regolamento.  Tale disposizione si è resa necessaria per concedere tempo sufficiente, a partire dalla data di nomina del procuratore europeo (e dei procuratori europei delegati), affinché l’EPPO fosse operativo in Polonia, anche per l’avvio e la evocazione di casi e le indagini transfrontaliere. La logica alla base della scelta del 1° giugno 2021 come data a partire dalla quale l’EPPO è competente in Polonia e le disposizioni transitorie sono spiegate nei considerando da 10 a 21 del preambolo della citata decisione della Commissione. L’entusiasmo con cui la Polonia si unisce all’EPPO riflette una chiara determinazione a migliorare l’efficienza delle indagini e dei procedimenti penali, promuovendo un approccio più integrato e collaborativo a livello europeo. Questa mossa è vista come un passo positivo verso una maggiore integrazione e sicurezza nell’Unione Europea, garantendo che la criminalità non conosca confini almeno in Europa. Articolo a cura di Floriana Barbata Condividi: Articoli Recenti

Corso di Formazione su EPPO a Bruxelles – Foto

Corso di Formazione su EPPO

Corso EPPO Observatory a Bruxelles – Foto Corso di Formazione su EPPO “Procura Europea & La nuova figura dell’avvocato europeo” Il 29 e 30 Aprile 2024 si è svolta la seconda edizione del corso di formazione “EPPO | Procura Europea & La nuova figura dell’avvocato europeo”. Oltre 50 avvocati, professori e studenti si sono ritrovati a Bruxelles, per discutere del futuro delle indagini transfrontaliere.  Corso di Formazione su Eppo – I partner Eppo Observatory ha avuto l’onore di organizzare questo corso di alta formazione con MasterLex, un’importantissima realtà italiana di formazione forense, e Camera di Commercio Belgo Italia. Insieme abbiamo curato le operazioni durante i mesi precedenti.   Insieme a noi, in qualità di partners, ANF, lo Studio Legale Leone-Fell & C., AGIUS, ADU, Dogma SPA, e Lumsa. Rivivi gli highlights del corso – Photo Gallery Condividi: Articoli Recenti Contattaci

EPPO – Procura Europea | Terzo anno di operatività

EPPO - Procura Europea

Terzo anno di attività per EPPO – Procura Europea L’1 giugno 2024 EPPO festeggia i primi 3 anni di operatività. La nuova Istituzione Europea con sede in Lussemburgo (sita proprio accanto la Corte di Giustizia UE e la Corte dei Conti UE) ha avviato la sua operatività proprio il primo giugno 2021 segnando di fatto un radicale cambio di paradigma nel panorama del diritto penale europeo attraverso il superamento dei normali e vecchi strumenti di cooperazione giudiziari nel contrasto al crimine organizzato transnazionale ed alle frodi transfrontaliere. La creazione di una procura unica a livello Europeo incaricata di indagare e rinviare a giudizio gli autori di reati che ledono gli interessi finanziari del bilancio UE, rappresenta certamente un evento senza precedenti nella storia del processo di integrazione tra i Paesi Ue. In questa ricorrenza della creazione della Procura Europea non può non ricordarsi -stante anche la vicinanza temporale con la sua morte – del contributo reso da un grande magistrato che ha inciso nella creazione di EPPO. Nella creazione di EPPO c’è la visione delle indagini transnazionali di Giovanni Falcone attraverso il suo metodo “Follow the money”. Con il suo metodo “seguire il denaro” è stato il primo a comprendere che la criminalità organizzata aveva spostato la sua attenzione sul campo economico-imprenditoriale, attraverso il coinvolgimento dei c.d. “colletti bianchi”.  Come infatti ha avuto modo di evidenziare l’ex Ministro della Giustizia, Marta Cartabia: “l’esigenza di una Procura sovranazionale nonché la figura di un Procuratore Capo nel panorama europeo costituiscono una vera e propria eredità del magistrato Giovanni Falcone, che è stato il primo ad intuire che occorreva una protezione degli interessi finanziari a livello europeo”. Impatto finanziario che ammonta a quasi 20 miliardi di Euro L’attività di EPPO solo in questo 2023, attraverso il rapporto reso pubblico in data 1 Marzo 2024 ci indica 1.927 indagini in corso, con un impatto finanziario stimato per il bilancio dell’Unione Europea che supera i 19,2 miliardi di euro.  Inoltre, sono stati emessi 139 rinvii a giudizio, registrando un aumento superiore al 50% rispetto all’anno precedente.  Le richieste di congelamento di beni presentate e concesse dai giudici ammontano a 1,5 miliardi di euro, evidenziando un aumento significativo rispetto al 2022. In tutto questo l’Italia risulta essere al primo posto per indagini e danni economici essendo prima anche per le indagini avviate sui finanziamenti legati al NextGenerationEU con ben 179 su un totale di 206 inchieste attive alla fine del 2023. Condividi: Articoli Recenti Contattaci

Maxi Frode UE – 600 Milioni sui fondi PNRR

Maxi Frode UE

Maxi Frode UE per 600 milioni di Euro – 23 Arresti Nell’ambito dell’ultima Maxi Frode UE, sono state emesse 23 misure cautelari dal GIP del tribunale di Roma su richiesta del (PED) Procuratore Europeo Delegato, Dott.ssa Donata Patricia Costa dell’EPPO di Venezia. “Per la realizzazione della Maxi-Frode ci sarebbe stato un sodalizio criminale con il coinvolgimento di svariati prestanome e l’ausilio di quattro professionisti”, spiega la Guardia di Finanza, che avrebbe preso di mira i fondi del PNRR nell’ambito della digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo. Ad insospettire gli inquirenti sarebbero state oltre 100 segnalazioni di operazioni sospette (provenienti anche da Financial Intelligence Unit estere) collegate agli indagati che, assieme ai riscontri raccolti attraverso acquisizioni documentali e indagini bancarie, avrebbero consentito d individuare i presunti autori della Maxi Frode UE.  La Guardia di Finanza evidenzia che era stato messo in piedi un “raffinato apparato di riciclaggio e autoriciclaggio” degli ingenti profitti illeciti attraverso un complesso reticolato di società fittiziecostituite anche in Austria, Slovacchia e Romania. Gli indagati si sarebbero avvalsi anche dell’utilizzo di Software di intelligenza artificiale (AI) peraumentare la velocità di produzione di documenti falsi per occultare e proteggere l’illegale business da eventuali controlli e per trovare nuove modalità di monetizzazione dei crediti inesistenti. Il rapporto annuale EPPO aveva già evidenziato questi pericoli Il Rapporto annuale EPPO 2023, (pubblicato l’1 Marzo 2024), aveva già evidenziato ben 1.927indagini, con un impatto finanziario stimato per il bilancio UE che supera i 19,2 miliardi di euro, registrando un aumento superiore al 50% rispetto all’anno precedente.  Dal report è emerso che l’Italia è prima per le indagini avviate sui finanziamenti legati al NextGenerationEU: ben 179 su un totale di 206 inchieste attive alla fine del 2023. Le indagini EPPO hanno portato al rinvio a giudizio di 256 individui e al congelamento di beni per un valore complessivo di 395,3 milioni di euro. Una panoramica dell’attività giudiziaria mette in luce la gestione di 98 procedimenti in corso, 22 sentenze di primo grado di cui 17 già definitive,13 condanne e 4 assoluzioni. Condividi: Articoli Recenti

Pfizergate EPPO indaga su un affare da 20 miliardi di euro

Pfizergate EPPO

Pfizergate EPPO indaga su un affare da 20 miliardi di euro Negli ultimi mesi gli investigatori della Procura europea hanno preso il posto dei procuratori belgi nelle indagini sulle accuse di illecito penale in relazione alle trattative sui vaccini per il Covid-19 tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla. L’accordo con Pfizer nel 2021 -negoziato da von der Leyen aveva sollevato non poche perplessità data l’enorme quantità di vaccini acquistati. Politico ha rivelato alla fine dello scorso anno che c’erano almeno 4 miliardi di euro di dosi sprecate. Da allora il contratto per il vaccino con Pfizer è stato rinegoziato. L’indagine – che è stata originariamente aperta dalle autorità giudiziarie belghe nella città di Liegi all’inizio del 2023 dopo una denuncia penale presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan- riporta Politico, sono per “interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di Sms, corruzione e conflitto di interessi“. Successivamente si sono aggiunte altre due denunce dei governi ungherese e polacco. In New York Times, che per primo aveva rivelato la vicenda, ha avviato a sua volta una causa parallela contro la Commissione dopo che questa si era rifiutata di rivelare il contenuto dei messaggi in seguito ad una richiesta di accesso ai documenti. Questi nuovi sviluppi arrivano mentre von der Leyen cerca di ottenere un secondo mandato alla guida della Commissione Ue, che finora si è rifiutata di rivelare il contenuto degli sms e addirittura di confermarne (o smentirne) l’esistenza. Condividi: Articoli Recenti Contattaci

Nasce AMLA | Lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo

AMLA a Francoforte 2025

AMLA a Francoforte – Dal 2025 sarà attiva una nuova autorità europea Il 22 febbraio 2024 è stata individuata la sede della nuova autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo che sarà Francoforte.  L’AMLA, ovvero l’autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, avrà sede a Francoforte, avrà più di 400 dipendenti e inizierà a lavorare dal 2025. Si aggiunge un altro importantissimo tassello nella creazione e rafforzamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia all’interno del territorio degli Stati europei.  L’Italia, che pure aveva candidato Roma come possibile sede, perde quindi un’altra opportunità di ospitare un’importante agenzia europea, dopo che nel 2017 Amsterdam fu preferita a Milano come nuova sede dell’agenzia del farmaco Ema. AMLA disporrà di poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario. Vista la natura transfrontaliera della criminalità finanziaria, la nuova Autorità rafforzerà l’efficienza del quadro di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) creando un meccanismo integrato con i supervisori nazionali nel settore finanziario e non coordinando le unità di informazione finanziaria negli Stati membri. Oltre ai poteri di supervisione e al fine di garantire la conformità, in caso di violazioni gravi, sistematiche o ripetute di obblighi direttamente applicabili, l’Autorità imporrà sanzioni pecuniarie ai soggetti obbligati selezionati. “Supervisionerà le entità finanziarie più rischiose, sorveglierà il settore non finanziario e svolgerà un ruolo cruciale nell’impedire agli evasori di eludere le sanzioni finanziarie mirate”, ha spiegato il commissario europea per i Servizi finanziari Mairead McGuinness sottolineando che, in base ad una recente riforma, nuove categorie di aziende saranno coperte dalle regole comuni, come le squadre di calcio.  Condividi: Articoli Recenti

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