Corso EPPO Observatory a Bruxelles - Foto

Corso di Formazione su EPPO

Corso di Formazione su EPPO "Procura Europea & La nuova figura dell’avvocato europeo"

Il 29 e 30 Aprile 2024 si è svolta la seconda edizione del corso di formazione “EPPO | Procura Europea & La nuova figura dell’avvocato europeo”. Oltre 50 avvocati, professori e studenti si sono ritrovati a Bruxelles, per discutere del futuro delle indagini transfrontaliere. 

Corso di Formazione su Eppo - I partner

Eppo Observatory ha avuto l’onore di organizzare questo corso di alta formazione con MasterLex, un’importantissima realtà italiana di formazione forense, e Camera di Commercio Belgo Italia. Insieme abbiamo curato le operazioni durante i mesi precedenti. 

 Insieme a noi, in qualità di partners, ANF, lo Studio Legale Leone-Fell & C., AGIUS, ADU, Dogma SPA, e Lumsa.

Rivivi gli highlights del corso - Photo Gallery

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Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) – Approvata la mozione sulla Carta dei Diritti Procedurali EPPO

Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) Avv. Alessandro Mazzone entra a far parte dell’Organismo Congressuale Forense (OCF) Un nuovo incarico di prestigio per il membro dell’Osservatorio Procura Europea (EPPO Observatory) L’Avv. Alessandro Mazzone, del Foro di Milano e membro dell’Osservatorio Procura Europea (EPPO Observatory), è stato eletto componente dell’Organismo Congressuale Forense (OCF), il massimo organo di rappresentanza politica dell’avvocatura italiana. L’elezione è avvenuta durante i lavori del XXXVI Congresso Nazionale Forense, svoltosi al Centro Congressi del Lingotto di Torino. Per quattro intense giornate, quasi duemila avvocati provenienti da tutta Italia si sono confrontati su giustizia, diritti e futuro della professione forense. Le decisioni del Congresso Nazionale Forense: approvata la mozione sulla Carta dei Diritti Procedurali EPPO Nel corso del Congresso è stata approvata la mozione n. 1703, che prevede importanti sviluppi in materia di giustizia europea, tra cui: Elaborazione di una Carta dei Diritti Procedurali EPPO, per garantire un sistema di tutele omogeneo nei procedimenti di competenza della Procura Europea; Introduzione di un meccanismo di controllo giurisdizionale trasparente e uniforme sulle attività investigative e coercitive dell’organo europeo; Promozione e diffusione del Portale Digitale EPPO per la Difesa, anche attraverso convenzioni con le istituzioni europee, come strumento tecnologico essenziale per assicurare l’effettività del contraddittorio e l’equilibrio tra accusa e difesa nel processo penale europeo. Il riconoscimento all’Osservatorio Procura Europea (EPPO Observatory) L’ingresso dell’Avv. Mazzone nell’OCF rappresenta un importante riconoscimento per l’attività dell’Osservatorio Procura Europea (EPPO Observatory), che continuerà a contribuire attivamente al dibattito nazionale e internazionale sui temi della giustizia europea, delle garanzie difensive e dei diritti fondamentali. Le dichiarazioni dell’Avv. Alessandro Mazzone «Accolgo questo incarico con grande senso di responsabilità e gratitudine – ha dichiarato l’Avv. Mazzone subito dopo la proclamazione – con l’orgoglio di far parte dell’eccezionale squadra di colleghe e colleghi, capitanata dall’ottimo Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Avv. Antonino La Lumia.In un momento di grandi trasformazioni per la giustizia e per la professione, l’avvocatura deve saper essere unita, moderna e capace di dialogare con le istituzioni senza perdere la propria indipendenza.Sarà mio impegno rappresentare al meglio le istanze dei colleghi lombardi, portando nelle sedi nazionali la concretezza e la passione che contraddistinguono il nostro lavoro quotidiano». Congratulazioni per il nuovo incarico Tutta l’associazione esprime complimenti e auguri all’Avv. Alessandro Mazzone per il prestigioso incarico all’interno dell’Organismo Congressuale Forense, certi che saprà rappresentare con competenza e dedizione l’avvocatura lombarda e nazionale. Condividi: Articoli Recenti

“The Role of the Court of Justice of the EU for Defence Lawyers” – Tre giorni di formazione a Trie

Dalla formazione all’aula della CGUE: un passo avanti per l’avvocato penalista europeo Tre giorni di formazione intensiva a Trier L’ERA Conference Centre di Trier ha ospitato per tre giornate il corso “The Role of the Court of Justice of the EU for Defence Lawyers”, dedicato a fornire strumenti pratici e conoscenze approfondite sul ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e sulla cooperazione giudiziaria in ambito penale. I membri dell’Osservatorio sulla Procura Europea – Gianluca Pipitone, Irene Lepre e Fabio Calderone – hanno partecipato attivamente, cogliendo l’occasione per approfondire competenze, confrontarsi con colleghi provenienti da Stati membri e Paesi candidati e arricchire la propria pratica professionale con strumenti europei avanzati. Contenuti pratici e approfondimenti operativi Il programma del corso ha guidato i partecipanti attraverso tematiche concrete: i rinvii pregiudiziali, il mandato d’arresto europeo, l’ordine europeo di indagine e il principio del mutuo riconoscimento. I partecipanti hanno inoltre analizzato le più recenti pronunce della CGUE e le modalità di coordinamento con l’EPPO nelle indagini transfrontaliere, acquisendo strumenti immediatamente applicabili nella pratica professionale dell’avvocato penalista. Esperienza diretta alla Corte di Giustizia dell’UE Uno dei momenti più intensi ha avuto luogo a Lussemburgo, con la visita istituzionale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Gli avvocati hanno assistito a un’udienza, dialogato direttamente con funzionari della Corte e seguito una presentazione dettagliata sul funzionamento dell’istituzione. Questa esperienza ha reso concreto il legame tra formazione e applicazione del diritto europeo, rafforzando la comprensione dei meccanismi decisionali e della giurisdizione comunitaria. Attestato ufficiale e riconoscimento professionale Al termine del corso, i partecipanti hanno ricevuto un attestato ufficiale, elemento fondamentale per costruire il profilo dell’avvocato penalista europeo. Questo titolo rappresenta non solo un riconoscimento formale della formazione acquisita, ma anche un passo concreto verso l’integrazione della pratica forense nazionale con le procedure europee, sempre più rilevanti nell’attuazione del diritto UE e nella cooperazione giudiziaria tra Stati membri. Ringraziamenti e prospettive future I partecipanti esprimono gratitudine agli organizzatori per aver creato un evento capace di unire formazione specialistica, confronto internazionale e visione europea della professione forense. L’esperienza a Trier conferma l’importanza della formazione continua per l’avvocato penalista, che oggi deve saper operare non solo nel contesto nazionale, ma anche in quello europeo, gestendo con competenza casi transfrontalieri e strumenti giuridici complessi. Partecipare a iniziative di questo livello permette di tradurre teoria e normativa in strumenti pratici, contribuendo a rafforzare la tutela dei diritti e l’efficacia della cooperazione giudiziaria internazionale. Condividi: Articoli Recenti

Progetto RINSE – Riflessione sull’allargamento dello spazio giudiziario Europeo

Progetto Rinse: riflessione sull’allargamento dello spazio giudiziario Europeo nell’ottica della sempre maggiore implementazione del principio di mutuo riconoscimento nella circolazione e reimpiego dei beni sequestrati Due intense giornate di confronto presso l’Archivio di Stato della Reggia di Caserta hanno ospitato il workshop del #RINSEProjectEU, dedicato alla circolazione dei provvedimenti di sequestro e confisca nello spazio giudiziario europeo. Un contesto di altissimo livello, che ha favorito il dialogo tra professionisti e istituzioni provenienti da Italia, Grecia, Belgio e Francia. Per i membri dell’Osservatorio Procura Europea, in particolare Gianluca Pipitone, Sonia Sommacal e Irene Lepre, la partecipazione al progetto ha rappresentato una straordinaria occasione di formazione professionale, oltre che un momento di approfondimento giuridico e confronto operativo con colleghi europei. Il workshop ha permesso loro di consolidare competenze nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di riflettere criticamente sulle sfide concrete dell’attuazione del principio del mutuo riconoscimento. Particolare rilievo ha assunto l’intervento dedicato all’EPPO e alla recente sentenza della Corte di Giustizia UE nella causa C-281/22 condotto dal Dott. Lorenzo Salasar, che chiarisce il ruolo e le modalità di collaborazione tra il Procuratore Europeo Delegato titolare del caso e quello incaricato di prestare assistenza nelle indagini transfrontaliere. Secondo la Corte, gli articoli 31 e 32 del Regolamento EPPO mirano a semplificare la cooperazione giudiziaria tra Stati membri, sancendo l’accettazione dell’applicazione del diritto penale altrui, anche se differente dal proprio ordinamento nazionale.  In sintesi, a parere della Corte, gli artt. 31 e 32 Regolamento EPPO sono stati introdotti allo scopo di agevolare e semplificare la cooperazione giudiziaria fra i paesi UE che, in tal modo, accettano “l’applicazione del diritto penale vigente negli altri Stati Membri, anche quando l’attuazione del proprio diritto nazionale porterebbe a una soluzione diversa”. Simbolicamente forte anche il luogo scelto per l’incontro: la provincia di Caserta, terra ferita dalla criminalità organizzata, ma al tempo stesso luogo di rinascita e legalità. Commovente il ricordo di Don Giuseppe Diana, la cui testimonianza di coraggio continua a ispirare l’impegno per una giustizia al servizio della comunità. Un sentito ringraziamento agli organizzatori per aver reso possibile un evento di così alto profilo, capace di coniugare formazione, memoria e cooperazione internazionale. Condividi: Articoli Recenti

L’EPPO apre un’indagine amministrativa su possibili illeciti commessi da un procuratore europeo Bulgaro

L’EPPO apre un’indagine amministrativa su possibili illeciti commessi da un procuratore europeo Bulgaro. Il 26 marzo 2025, la Procura Europea (EPPO) ha annunciato l’apertura di un’indagine amministrativa su un procuratore europeo di nazionalità bulgara. La decisione è stata presa dal collegio dell’EPPO, e il Procuratore Capo ha prontamente informato il Parlamento Europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione Europea. L’indagine riguarda possibili irregolarità commesse dal procuratore nell’ambito di un’inchiesta in corso condotta dallo stesso EPPO. La valutazione di questa vicenda, soprattutto per quanto riguarda l’indipendenza del procuratore coinvolto, è ora nelle mani del Parlamento Europeo, del Consiglio dell’UE e della Commissione Europea. È importante ricordare che i procuratori europei vengono nominati dal Consiglio dell’UE e che l’indipendenza è un requisito fondamentale sia al momento della loro nomina sia durante l’intero mandato. Proprio su questo principio l’EPPO ha voluto ribadire la sua posizione con una dichiarazione ufficiale: “L’indipendenza di tutti i nostri procuratori è uno dei valori fondamentali dell’EPPO, ed è essenziale per l’adempimento della nostra missione.” L’indagine in corso punta quindi a fare piena luce sulla vicenda, nel rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità che guidano il lavoro dell’EPPO. Condividi: Articoli Recenti

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