Maxi Frode UE

Maxi Frode UE per 600 milioni di Euro - 23 Arresti

Nell’ambito dell’ultima Maxi Frode UE, sono state emesse 23 misure cautelari dal GIP del tribunale di Roma su richiesta del (PED) Procuratore Europeo Delegato, Dott.ssa Donata Patricia Costa dell’EPPO di Venezia.

“Per la realizzazione della Maxi-Frode ci sarebbe stato un sodalizio criminale con il coinvolgimento di svariati prestanome e l’ausilio di quattro professionisti”, spiega la Guardia di Finanza, che avrebbe preso di mira i fondi del PNRR nell’ambito della digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo.

Ad insospettire gli inquirenti sarebbero state oltre 100 segnalazioni di operazioni sospette (provenienti anche da Financial Intelligence Unit estere) collegate agli indagati che, assieme ai riscontri raccolti attraverso acquisizioni documentali e indagini bancarie, avrebbero consentito d individuare i presunti autori della Maxi Frode UE. 

La Guardia di Finanza evidenzia che era stato messo in piedi un “raffinato apparato di riciclaggio e autoriciclaggio” degli ingenti profitti illeciti attraverso un complesso reticolato di società fittizie
costituite anche in Austria, Slovacchia e Romania.

Gli indagati si sarebbero avvalsi anche dell’utilizzo di Software di intelligenza artificiale (AI) per
aumentare la velocità di produzione di documenti falsi per occultare e proteggere l’illegale business da eventuali controlli e per trovare nuove modalità di monetizzazione dei crediti inesistenti.

Il rapporto annuale EPPO aveva già evidenziato questi pericoli

Il Rapporto annuale EPPO 2023, (pubblicato l’1 Marzo 2024), aveva già evidenziato ben 1.927
indagini, con un impatto finanziario stimato per il bilancio UE che supera i 19,2 miliardi di euro, registrando un aumento superiore al 50% rispetto all’anno precedente. 

Dal report è emerso che l’Italia è prima per le indagini avviate sui finanziamenti legati al NextGenerationEU: ben 179 su un totale di 206 inchieste attive alla fine del 2023.

Le indagini EPPO hanno portato al rinvio a giudizio di 256 individui e al congelamento di beni per un valore complessivo di 395,3 milioni di euro. Una panoramica dell’attività giudiziaria mette in luce la gestione di 98 procedimenti in corso, 22 sentenze di primo grado di cui 17 già definitive,
13 condanne e 4 assoluzioni.