
Due intense giornate di confronto presso l’Archivio di Stato della Reggia di Caserta hanno ospitato il workshop del #RINSEProjectEU, dedicato alla circolazione dei provvedimenti di sequestro e confisca nello spazio giudiziario europeo. Un contesto di altissimo livello, che ha favorito il dialogo tra professionisti e istituzioni provenienti da Italia, Grecia, Belgio e Francia.
Per i membri dell’Osservatorio Procura Europea, in particolare Gianluca Pipitone, Sonia Sommacal e Irene Lepre, la partecipazione al progetto ha rappresentato una straordinaria occasione di formazione professionale, oltre che un momento di approfondimento giuridico e confronto operativo con colleghi europei.
Il workshop ha permesso loro di consolidare competenze nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di riflettere criticamente sulle sfide concrete dell’attuazione del principio del mutuo riconoscimento.
Particolare rilievo ha assunto l’intervento dedicato all’EPPO e alla recente sentenza della Corte di Giustizia UE nella causa C-281/22 condotto dal Dott. Lorenzo Salasar, che chiarisce il ruolo e le modalità di collaborazione tra il Procuratore Europeo Delegato titolare del caso e quello incaricato di prestare assistenza nelle indagini transfrontaliere. Secondo la Corte, gli articoli 31 e 32 del Regolamento EPPO mirano a semplificare la cooperazione giudiziaria tra Stati membri, sancendo l’accettazione dell’applicazione del diritto penale altrui, anche se differente dal proprio ordinamento nazionale.
In sintesi, a parere della Corte, gli artt. 31 e 32 Regolamento EPPO sono stati introdotti allo scopo di agevolare e semplificare la cooperazione giudiziaria fra i paesi UE che, in tal modo, accettano “l’applicazione del diritto penale vigente negli altri Stati Membri, anche quando l’attuazione del proprio diritto nazionale porterebbe a una soluzione diversa”.
Simbolicamente forte anche il luogo scelto per l’incontro: la provincia di Caserta, terra ferita dalla criminalità organizzata, ma al tempo stesso luogo di rinascita e legalità. Commovente il ricordo di Don Giuseppe Diana, la cui testimonianza di coraggio continua a ispirare l’impegno per una giustizia al servizio della comunità.
Un sentito ringraziamento agli organizzatori per aver reso possibile un evento di così alto profilo, capace di coniugare formazione, memoria e cooperazione internazionale.